AMICA (Associazione Medici Italiani Contraccezione e Aborto) saluta Carlo Flamigni, morto ieri all’età di 87 anni, ginecologo, protagonista delle cause dei diritti civili e laici del nostro paese, in particolare per l’autodeterminazione delle donne.

Tra i massimi esperti mondiali di fecondazione assistita, è stato il “padre” della fecondazione assistita nel nostro paese.

Attivo fin dalla fine degli anni sessanta nella battaglia per il raggiungimento della legge sull’aborto, che ha definito “una rivoluzione. Imperfetta ma riuscita”.

Ha diretto il Servizio di Fisiopatologia della Riproduzione dell’Università di Bologna e l’Istituto di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Bologna presso l’Ospedale S. Orsola.

E’ stato professore di Ostetricia e Ginecologia nell’Università degli Studi di Bologna.

E’ stato Presidente della S.I.F.E.S. (Società Italiana di Fertilità e Sterilità e Medicina della Riproduzione).

Già membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, fondamentale punto di riferimento per la comprensione di una bioetica laica.

Era presidente onorario dell’AIED ( Associazione Italiana per l’Educazione Demografica)

e dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti).

È stato Consigliere Generale e amico dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.

Oltre ad innumerevoli articoli scientifici, ha pubblicato diverse monografie e libri di divulgazione, su contraccezione e aborto , nonché romanzi.

Testimonianza recente di questa vita straordinaria è raccontata nel libro scritto dalla sua compagna di una vita e moglie, Marina Mengarelli, dal titolo “Diritti che camminano: Uno sguardo sui diritti civili in Italia dal 1968 ad oggi attraverso gli occhi di Carlo Flamigni”.

 AMICA , nel salutare con tanta tristezza la scomparsa di un vero Maestro, in tutti i sensi, esprime un sentimento di grande gratitudine per l’esempio che la sua vita ci ha dato e che, oggi, ci dà forza 

nel perseguire le sue -e le nostre- battaglie.